Come ripensare lo spazio pubblico nell’era del #MeToo? Come potrebbe configurarsi una metropoli concepita per le donne che lavorano, che spingono passeggini, che si prendono cura degli anziani?

Ciò che rende un luogo vivibile, accessibile, sicuro e dinamico per tutti è la diversità di esperienze e voci: per questo venerdì 28 ottobre, nell’ambito del Festival della Cultura tecnica 2022, l’incontro ‘La città femminista’ organizzato dall’Ordine degli Architetti di Bologna – Commissione Pari Opportunità ribadirà l’importanza del ruolo e del lavoro delle donne per superare le disuguaglianze di genere e sociali nella rigenerazione urbana e giustizia spaziale.

L’appuntamento affronterà il tema della pianificazione di genere con lo scopo di sottolineare come un approccio gender sensitive possa tradursi in progetti e politiche urbane inclusive e virtuose. Lo spazio urbano, con i limiti e le grandi possibilità che offre, si delinea come il terreno più fertile dove sperimentare metodologie di progettazione target oriented, attente ai bisogni di una società plurale: sensibile alle differenze di sesso, età, razza e religione.

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