Tra il 1911 e il 1915, nel piccolo paese di Traversetolo vicino a Parma, nascono Zoe, Micol e Giovanna, tre donne destinate a scrivere la storia della moda italiana.

Appreso il mestiere nella sartoria materna, giovanissime si trasferiscono a Roma. Durante la seconda guerra mondiale, le sorelle Fontana fondano una atelier e vestono – come prima cliente – Gioia Marconi, figlia dell’inventore Guglielmo Marconi.

Finita la guerra, complice la fortunata stagione del cinema neorealista e di Cinecittà, i registi e gli attori americani arrivano a Roma. La diva Linda Christian, affascinata dal talento delle sorelle Fontana, le sceglie per confezionare l’abito per il suo matrimonio con l’attore Tyrone Power. Le nozze sono un evento mediatico senza precedenti, tanto da far esplodere la popolarità delle tre sarte.

Nel 1952 le sorelle contribuiscono a far nascere il concetto di moda italiana con l’iconica sfilata presso la Sala Bianca di Palazzo Pitti. Invitate dall’imprenditore Giovanni Battista Giorgini, le sarte ammaliano spettatori, buyer e giornalisti americani con abiti sartoriali e ben fatti, dallo stile squisitamente italiano.

Il successo prosegue con la convocazione alla Casa Bianca e con l’attenzione delle dive che gravitano intorno il loro atelier. Vestono Audrey HepburnJackie Kennedy, Gina Lollobrigida, Liz Taylor e Grace Kelly, e confezionano iconici abiti di scena per il cinema. All’inizio degli anni ’60 firmano la divisa di Alitalia e vincono l’Oscar per i costumi del film ‘La dolce vita’ di Federico Fellini.

Le Sorelle Fontana ascoltano, sono ricettive, e su richiesta dei compratori statunitensi accostano alla produzione di alta moda anche quella prêt-à-porter a cui, successivamente, aggiungono gli accessori, la bigiotteria, la biancheria da tavola e persino il profumo ‘Micol’.

“La moda si fa con gli spilli”. La vita delle sorelle Fontana è sfumata tra sogno e realtà, e come in una fiaba ci racconta la nascita dell’inconfondibile stile italiano.

Condividi l'articolo: