L’Agenda 2030 delle Nazioni Unite ha sancito l’importanza e l’urgenza di adottare misure concrete per impostare un modello di sviluppo economico, ambientale e sociale più sostenibile. Il Festival della Cultura tecnica è convinto che le donne siano in prima linea su queste tematiche.

La parità di genere è un diritto. La realizzazione di questo obiettivo è la migliore strategia per affrontare alcune delle sfide più urgenti del nostro tempo: dalla crisi economica e la mancanza di assistenza sanitaria, al cambiamento climatico, alla violenza contro le donne e all’escalation dei conflitti. Le donne non solo sono più colpite da queste emergenze, ma possiedono anche idee e leadership per risolverle.

La discriminazione di genere che ancora frena troppe donne, decelera anche la transizione sostenibile di tutto il mondo. L’Agenda 2030 e i suoi 17 obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG) adottati dai leader mondiali nel 2015, incarnano una tabella di marcia per il progresso che è sostenibile e non lascia indietro nessuno. Il raggiungimento dell’uguaglianza di genere e l’emancipazione delle donne è parte integrante di ciascuno dei 17 SDG.

Il convegno in diretta streaming “Agenda 2030: Femminile Plurale”, in programma giovedì 12 novembre nell’ambito del Festival della Cultura tecnica 2020, presenta dati, storie, testimonianze e approfondimenti che illustrano come e perché l’uguaglianza di genere è centrale in tutti gli obiettivi di sviluppo sostenibile e come i SDG influenzano la vita reale di donne e ragazze.

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Genialità, talento, creatività, intuito, voglia di far bene e lasciare un segno. L’evento in streaming “Agenda 2030: Femminile Plurale” sostiene la necessità di elaborare un’agenda per lo sviluppo sostenibile che punti anche e soprattutto sul contributo in termini di competenze, risorse, visioni alternative e laterali, forza e resilienza che caratterizzano il vissuto professionale e privato di tante donne. Dalle rappresentanti istituzionali alle studentesse, dalle insegnanti alle imprenditrici, dalle operatrici attive nelle reti sociali alle scienziate, a tutte le cittadine che animano le nostre comunità.

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